La Bce alza i tassi di interesse al 4,5%: cosa succederà ai mutui? PREVISIONI ...

La Bce alza i tassi di interesse al 4,5%: 
cosa succederà ai mutui?

Bce alza ancora i tassi, ecco gli effetti su mutui

Secondo Fabio Femiani, responsabile idealista/mutui per l'Italia, "La Bce mantiene la sua tabella di marcia senza pause, dando un chiaro messaggio che il suo obiettivo principale è quello di frenare l'inflazione ancora troppo alta a livello europeo. 

Si tratta di una cattiva notizia per i mutuatari e per coloro che intendono finanziare con un mutuo l’acquisto di una nuova casa, poiché l'Euribor rifletterà sicuramente questo aumento in tempi brevi e anche i mutui fissi e misti diventeranno più costosi. 
Resta da vedere come quest'ultimo giro di vite influisca sull'attività economica e sull'inflazione, che sono gli indicatori che ci diranno davvero quando questo ciclo di rialzo dei tassi si concluderà.


Calcolo della rata di un mutuo da 200.000 euro

Di quanto aumenta la rata del mutuo dopo la decisione sui tassi Bce del 14 settembre 2023? Considerando un esempio di calcolo rata su un mutuo di durata trentennale da 200.000 euro a tasso variabile con Euribor 3mesi + spread 1,50%:

 


Per chi ha già un mutuo

erogato 1 anno fa:  rata originaria di € 791 oggi sale a € 1.136 con aumento + 25 bps
erogato 3 anni fa: da 645 a € 1.093 con aumento + 25 bps
erogato 5 anni fa: da 659 a € 1.061 con aumento + 25 bps


Per i nuovi mutui (confronto con 12 mesi fa)

Stesso mutuo erogato oggi: rata da 1.115 a 1146 euro con l’aumento di 25 bps, pari a un incremento di oltre il 75% rispetto allo stesso mutuo erogato nel 2022.



Calendario Bce, quando saliranno ancora i tassi?

Ecco il calendario delle prossime riunioni Bce durante le quali l’istituto di Francoforte potrebbe decidere nuove variazioni nei tassi di interesse:
26 ottobre 2023
14 dicembre 2023

Nessuna tregua per i mutui. La Bce ha deciso di alzare nuovamente i tassi di interesse, aumentando il costo del denaro di 25 punti base e portandolo a 4,5, anche se la Banca Centrale Europea lascia intendere che questo potrebbe essere l'ultimo rialzo almeno per un po' di tempo. Quanto aumenteranno ancora i tassi di interesse e quanto costeranno i mutui da adesso in poi? Scopriamolo con le simulazioni di idealista/mutui e le risposte del nostro esperto.
Tassi di interesse, la decisione della Bce 


Le previsioni  sui mutui 2023



La Bce ha deciso un nuovo rialzo i tassi di interesse di 0,25 punti base, portando il costo del denaro a 4,5. Nel comunicato che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio Direttivo, la Bce ha spiegato che la decisione arriva a causa di una revisione al rialzo delle stime dell'inflazione per il 2023, che si prevede toccherà il 5,6%, per poi scendere al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025.
"L'inflazione continua a diminuire - si legge nel comunicato - ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. 
Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine" e quindi "ha deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse".
Tuttavia per la prima volta si intravede la possibilità che i tassi abbiano "toccato tetto". 
Il Consiglio direttivo – si legge nel comunicato – "ritiene che i tassi di interesse di riferimento della Bce abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo".


Mutuo, quale scegliere.
Le previsioni dei tassi per i prossimi cinque anni


Ultimi giorni per accedere alla garanzia Consap all'80%
per gli under 36 che acquistano la prima casa .




Roma, 13 settembre 2023 – La Bce verso un nuovo aumento dei tassi di interesse? In attesa di conoscere gli esiti della riunione della Banca centrale europea di giovedì 14 settembre, quello che è quasi certo è che non ci sarà nell'immediato una netta flessione dei tassi sui mutui.

Il 2023 si chiuderà attorno agli attuali livelli. La previsione è dell'ufficio studi del comparatore di mutui online Telemutuo. L'Euribor 3 mesi, oggi intorno al 3,80%, potrebbe scendere a 3,56% a dicembre 2024, quindi al +2,68% a dicembre 2025, per risalire a +2,76% a dicembre 2027 e chiudere a +2,71% a dicembre 2028.


Le previsioni sull'andamento dei tassu sui mutui nei prossimi 5 anni



Le previsioni sull'andamento dei tassu sui mutui nei prossimi 5 anni
Anche se il mercato immobiliare registra un po' ovunque un rallentamento nelle compravendite, comprare casa, rileva Telemutuo, resta comunque conveniente, “perché in generale stiamo parlando di tassi d’interesse vantaggiosi rispetto all’andamento storico, come emerge dal rapporto mensile dell’Abi, l'Associazione banche italiane”.
A giugno 2023 il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è stato del 4,27% (quasi raddoppiato rispetto al 2,05% di giugno 2022), ma a fine 2007 era addirittura del 5,72%.


Mutuo a tasso fisso o variabile?

In questo scenario come individuare il tasso più conveniente?

Oggi la maggior parte dei mutuatari si rivolge verso il tasso fisso per tutelarsi dal rischio di possibili, ulteriori rialzi della rata a seguito dell’aumento atteso del costo del denaro in Europa. “Anche se il costo del mutuo a tasso fisso è più che triplicato in 12 mesi, si attesta su livelli ancora molto lontani rispetto a quelli osservati prima del 2010”, spiega Angelo Spiezia, amministratore delegato di Telemutuo.
“Il discorso vale a maggior ragione se si considera l’attuale contesto inflattivo: nell'ultimo decennio, infatti, i tassi fissi si sono mantenuti sempre al di sopra rispetto alla svalutazione del denaro, e solo negli ultimi mesi si è verificata questa situazione anomala in cui il livello dei saggi risulta nettamente inferiore rispetto al tasso di inflazione”.
Oltre al tasso variabile puro, sul mercato sono comunque disponibili alcune soluzioni alternative, che, pur avendo un tasso variabile, permettono, suggerisce Telemutuo, di limitare e gestire gli aumenti del costo del denaro, ovvero il mutuo a rata costante

(in cui è la durata complessiva del finanziamento a variare), il mutuo con cap (tetto massimo), il mutuo misto o con opzione.


Il mutuo green


Al di là della scelta tra tasso fisso e tasso variabile, esistono numerose tipologie di mutuo da valutare al momento della scelta del rimborso ideale per finanziare l’acquisto di una casa o la sua ristrutturazione. Accanto ai tradizionali mutuo prima casa
(anche nella versione mutuo 100%) e mutuo seconda casa, per chi ha intenzione di comprare un’abitazione ad alta efficienza energetica esiste
il mutuo green, indicato anche se si acquista un immobile costruito secondo i principi della bioedilizia, oppure se si ristruttura un vecchio appartamento, migliorandone le prestazioni. Il mutuo green, fa presente Telemutuo, in questo momento risulta particolarmente interessante. Sulla scia del gradimento riscosso dagli immobili con prestazioni energetiche elevate, infatti, vari istituti di credito hanno avviato campagne promozionali che prevedono una riduzione dello spread pari a 0,35-0,40% rispetto al tradizionale sconto di 0,10%.
Un’offerta che si rivela conveniente, soprattutto sul lungo periodo: considerando per esempio con un mutuo da 100mila euro con durata 20 o 30 anni si può ottenere una riduzione della rata di circa 20 euro al mese, che alla fine del piano di ammortamento porterà ad un risparmio complessivo rispettivamente di circa 5mila e 7mila euro.
Se invece si vogliono sfruttare le agevolazioni edilizie previste dal governo, come il bonus ristrutturazione o il superbonus, si può chiedere il mutuo ristrutturazione oppure un mutuo liquidità. E’ possibile, infine, godere di uno sconto fiscale del 50% sull’Iva per l’acquisto dalle imprese costruttrici di abitazioni in classe energetica A e B, effettuato entro il 31 dicembre 2023.


Mutuo under 36, domande entro il 30 settembre

Per i giovani in cerca di una casa, parte delle agevolazioni previste dal governo per gli under 36 sono state prorogate al 30 settembre 2023. Ancora pochi giorni, dunque, per chiedere al Fondo di garanzia mutui prima casa, istituito nel 2013 e gestito da Consap, di fare da garante fino all’80% del prestito concesso, ottenendo così un mutuo al 100%.
Una misura a cui possono accedere gli under 36, ma anche i nuclei monogenitoriali con figli minori, che possiedono determinati requisiti, tra cui un indicatore Isee non superiore a 40mila euro annui. Per poter presentare la richiesta a Consap entro il 30 settembre è però necessario avere già avanzato una proposta d’acquisto, che deve anche essere stata accettata dal venditore, oppure avere stipulato un contratto preliminare.
Fino al 31 dicembre 2023, comunque, gli under 36 che acquistano la prima casa possono usufruire dell'esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale in sede di rogito, del riconoscimento di un credito d’imposta per chi compra da impresa soggetta ad Iva e dell’esenzione dall’imposta sostitutiva del mutuo. In alternativa, i giovani possono valutare le offerte di mutui oltre l’80% che alcune banche hanno ideato per questa fascia d’età, anche senza la garanzia Consap.


Mutuo rinegoziabile da variabile a fisso


Con il 2023 è tornata in vigore, infine, una legge del 2012, che prevede la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso. Un’opzione prevista solo su finanziamenti fino a 200mila euro, per mutuatari con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.



"Le decisioni future del Consiglio direttivo -

si precisa - assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario" e comunque il Consiglio "continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione".


Le previsioni di idealista sui mutui 2023

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14 Settembre 2023, 15:44